In occasione dell’VIII sinodo della diocesi di Como, nel 1905, furono nominati i membri incaricati di costituire la “Commissione per la musica sacra”, con don Quirico Valli quale prefetto, altri cinque preti e i due maestri delle cantorie della cattedrale di Como e della basilica di San Fedele in Como (1).
Dopo tre decenni, con decreto dell’11 gennaio 1935, il vescovo di Como, Alessandro Macchi, diede «nuova vita e forma alla commissione» (2), da lui stesso presieduta e affiancata da un organo consultivo, deputato a seguire le varie zone della diocesi (3).
L’attività della commissione, denominata successivamente “Commissione per la musica e il canto sacro”, proseguì sicuramente fino al 1965 (4). Un decennio dopo, nella Como sacra del 1975, non vi è più traccia di questo ufficio, assorbito nella “Commissione diocesana per la sacra liturgia” (5).
 
La documentazione, conservata in un solo faldone originale riportante la scritta «Musica sacra. Pratiche diverse», riguarda l’attività della commissione rifondata nel 1935.