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ARCHIVI ORFANOTROFIO MASCHILE COMO E COLLEGIO MANSIONARI CATTEDRALE



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PANE E CULTURA:
L’ARCHIVIO DELL’ORFANOTROFIO MASCHILE DI COMO
_ primo lotto

Il progetto si propone di recuperare e, quindi, di far conoscere la documentazione relativa a un ente - l'Orfanotrofio maschile di Como - che ha svolto una funzione importante nell'educazione e nella formazione al lavoro di un numero consistentente di ragazzi del nostro territorio. 
L’archivio, risalente al sec. XIX (data di inizio dell’ente 1829; documentazione relativa a proprietà, fine sex. XVIII), riveste una notevole importanza dal punto di vista storico, testimoniando un intervento significativo della comunità comasca a sostegno dell’infanzia in difficoltà. Non soli i bambini venivano accolti, cresciuti ed educati all’interno dell’orfanotrofio, ma anche – impegno non secondario – si insegnava loro una professione attraverso la “Scuola d’arti e mestieri”, specializzata nel disegno professionale, con officine interne per mobili artistici, per sartoria e calzature, per lito-tipografia, per impianti elettrici e idraulici, per macchine tessili.
Collocato in un luogo non adatto alla conservazione, il materiale è stato trasferito presso il Centro studi “Nicolò Rusca”, così da assicurarne un’adeguata salvaguardia. Dopo essere stato disinfestato, si deve ora procedere a una prima ricognizione della documentazione, al fine di predisporre una selezione tra quella che è la documentazione considerata “storica”, e quindi consultabile” (fino circa al 1947), e quella che è ancora sottoposta a riservatezza. Successivamente verrà iniziato il riordino e l'inventariazione della parte più antica dell'archivio.
 
 
UNA CITTA', LE SUE FAMIGLIE E LA SUA CHIESA:
L'ARCHIVIO DEL COLLEGIO DEI MANSIONARI DEL DUOMO DI COMO

Il Collegio dei mansionari della cattedrale di Como era costituito dai titolari delle dodici mansionarie (benefici ecclesiastici privi di cura d’anime) istituite tra 1618 e 1683 da personalità di prima grandezza della società cittadina quali Marco e Giacomo Gallio – rispettivamente titolare di numerosi benefici e commende nelle diocesi dell’Italia settentrionale, il primo; marchese e feudatario d’Isola, il secondo. Ai suoi fondatori e alla loro famiglia, in particolare, si devono importanti momenti della committenza artistica della cattedrale  e non solo (valga l’esempio della acquisizione della ricca quadreria di Marco Gallio da parte della fabbrica del duomo); più in generale, il “bacino di reclutamento” dei titolari delle mansionarie, nominati dai successori dei fondatori,  costituisce un elemento significativo per delineare assetti famigliari, strategie patrimoniali, rete di relazioni di un casato le cui ambizioni si proiettavano ben oltre gli orizzonti della società comasca.
Nell’archivio dell’ente confluì documentazione cronologicamente compresa tra l’ultimo decennio del XV secolo e il 1983 e relativa all’amministrazione del suo patrimonio, al relativo contenzioso, ai rapporti con le autorità civili, alla partecipazione dei mansionari alla vita liturgica del duomo; di questo complesso documentario esiste però solo un elenco di consistenza compilato probabilmente nel 1913, che sino ad oggi non ha  permesso di realizzare che una mappatura generale delle scritture dell’istituto. 
Il progetto si articolerà nelle seguenti fasi:
- ricognizione del materiale documentario, consistente  in  una ventina di buste e una trentina di registri, al fine di selezionare la documentazione considerata “storica”, e quindi consultabile” (fino circa al 1947), e di identificare antichi strumenti di corredo di cui avvalersi per individuare il criterio di riordinamento più congruente con gli assetti documentari che il Collegio si diede nell’organizzazione delle sue carte; 
 - riordino, schedatura e inventariazione dell’archivio, redazione degli strumenti di corredo attraverso il software CEIAr, realizzato dalla Conferenza episcopale italiana (CEI), nell’ambito del progetto nazionale degli archivi ecclesiastici, sia su supporto elettronico che cartaceo. In questa fase, particolare attenzione sarà riservata all’individuazione e alla descrizione dei nessi tra le carte dell’Archivio dei Mansionari e documentazione riguardante lo stesso collegio sedimentatasi in altri fondi conservati presso l’Archivio diocesano (Fabbrica del duomo e Capitolo cattedrale);
-  condizionamento del materiale con cartellette e faldoni rispondenti ai requisiti per la conservazione.