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Italiano
1497 - 1983 |
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16 buste, 24 registri |
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Produzione: – Collegio dei mansionari della cattedrale di Como. |
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Conservazione:
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Il Collegio deve la sua origine a un lascito di Marco Gallio, che tra 1618 e 1632 assegnò rendite cospicue a dieci mansionari tenuti alla residenza e a celebrazioni quotidiane presso la cattedrale e riservò alla propria famiglia il diritto di patronato sui benefici; altri due mansionariati furono fondati nel 1683 dal marchese Giacomo Gallio, che ne affidò l’istituzione alla fabbrica della cattedrale, sua erede universale. Da una memoria «Per l’archivio dei canonici mansionari» compilata nel 1913 risulta che, nonostante le disposizioni date dal fondatore circa l’annuale redazione di un elenco di mobili e di scritture, solo nel 1749 il Collegio curò la compilazione di un inventario per mano di Carlo Caldara, mansionario investito della carica di archivista; l’archivio, separato da quello del capitolo di Santa Maria Maggiore, era custodito nella sacrestia dei mansionari, simmetrica a quella dei canonici. Attualmente il materiale è organizzato secondo uno schema contenuto nella stessa memoria, che potrebbe dunque riferirsi a un successivo intervento di riordino attuato nel primo decennio del Novecento. La documentazione conservata riguarda l’amministrazione del patrimonio del Collegio (atti di vendita, locazioni, livelli, cessioni, procure, obbligazioni, stati attivi e passivi, prestiti, inventari), il relativo contenzioso, carteggio con le autorità civili, memorie storiche, partecipazione dei mansionari alla celebrazioni in cattedrale, legati. |
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Strumenti di corredo: Indice manoscritto, secc. XIX-XX, deposito; Saverio Xeres, Collegio dei mansionari, in Inventario del capitolo della cattedrale di Como, 1991, sala di consultazione. |