Nel 1880 viene fondato il Comitato parrocchiale di San Giorgio in Como, espressione dell’Opera dei congressi – Comitati cattolici d’Italia.
Sopravvissuto alle vicende del 1898, quando numerosi comitati vengono chiusi dalle autorità governative, rimane attivo, con la stessa denominazione, ben oltre lo scioglimento dell’associazione nazionale, avvenuta nel 1904.
A questa data risulta che quattro sono le cariche sociali, il presidente, il segretario, il cassiere e il bibliotecario, oltre all’assistente ecclesiastico, ruolo ricoperto dall’arciprete di San Giorgio, per un totale di 36 soci.
Il Comitato è solito ritrovarsi la terza domenica d’ogni mese, dopo le funzioni vespertine, nella sacrestia della chiesa.
Grazie alle offerte dei soci, raccolte durante le adunanze, unica forma di entrata, si sostengono le opere cattoliche parrocchiali e si contribuisce alla festa del patrono san Giorgio.
Al di là di queste azioni concrete, il suo contributo principale rimane l’impulso dato per la costituzione di quasi tutte le associazioni sorte nella parrocchia di San Giorgio in quel periodo.
Significative, a questo proposito, sono le parole dell’arciprete Nicomede Borsotti, nel saluto scritto in occasione della fine dell'organismo: «varie furono e sono le benemerenze del Comitato, non numeroso, ma composto di uomini volonterosi e attivi modelli di sentimenti e di costume cristiano. Oltre all’attuazione dei deliberati dell’Azione cattolica, comunicati dalle giunte centrali, e alla partecipazione delle manifestazioni cattoliche italiane e cittadine, per le opere buone promosse o favorite in parrocchia ricorderò […] la biblioteca parrocchiale, la costituzione del benemerito
Circolo popolare (1905) e dello
oratorio pei ragazzi».
Il Comitato si chiude agli inizi del 1924 e, al suo posto, viene costituito il Consiglio parrocchiale di San Giorgio, che ne assume le funzioni «direttive e disciplinari».
Secondo il
Regolamento - statuto, approvato dalla Giunta diocesana dell'Azione cattolica, in data 10 gennaio 1928, la nuova associazione costituisce in una parrocchia l'organo direttivo coordinatore dell'Azione cattolica generale ed è formato dai presidenti dei rami maschili e femminili (Unione uomini cattolici, Gruppo donne cattoliche, circoli giovanili). A discrezione del parroco, vi possono partecipare anche altri sodalizi presenti in parrocchia, come avviene anche a San Giorgio. Nel maggio 1930, tra i componenti risultano il presidente della Conferenza maschile San Vincenzo e un rappresentante della confraternita del Santissimo Sacramento.
Quindi, a differenza del precedente Comitato, che prevedeva la possibilità di iscriversi e di partecipare così alle adunanze mensili, il nuovo organismo risulta ristretto ai soli rappresentanti dell'associazionismo.
Il Consiglio parrocchiale continua la sua azione fino al 30 aprile 1939, per essere sostituito dalla Consulta parrocchiale, «secondo le nuove norme emanate dalle superiori autorità ecclesiastiche».
L'archivio conserva i registri dei verbali delle adunanze del Comitato parrocchiale di San Giorgio in Como, poi del Consiglio parrocchiale dell'Azione cattolica e, da ultimo, della Consulta parrocchiale.
Sono unite poche altre carte del Consiglio parrocchiale.
DESCRIZIONE DEL FONDO ARCHIVISTICO IN BeWeb